La mandorla è il frutto dell'albero del mandorlo (Amygdalus communis L. = Prunus amygdalus Batsch; Prunus dulcis Miller), pianta originaria dell'Asia Centro Occidentale appartenente alla famiglia delle Rosaceae (sottofamiglia delle Prunoideae), oggi molto diffusa in tutto il bacino mediterraneo grazie ai Fenici che la introdussero in Sicilia. Il mandorlo è una pianta alta dagli 8 ai 10 m, molto longeva, con rami di colore grigiastro o marrone con foglie seghettate e fiori bianchi o leggermente rosati. Il frutto del mandorlo è una drupa di forma ovoidale che presenta una superficie esterna verde carnosa, a volte coperta da una fitta peluria e/o con sfumature rossastre e guscio legnoso con pori, contenente uno o due semi (la mandorla) ricoperti da una pellicina liscia o rugosa, di colore variabile dal marrone all'ocra. |
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L'epoca di fioritura del mandorlo è precoce e si aggira da gennaio a marzo, variando fra i diversi ambienti. Le mandorle fresche si trovano in primavera e possono essere raccolte e consumate in aprile-maggio come frutti freschi interi prima della lignificazione del guscio, oppure come semi freschi a giugno-luglio, mentre quelle secche sono presenti nel mercato tutto l'anno. Dopo la raccolta, i frutti vengono fatti asciugare all'aria e successivamente viene praticata meccanicamente la smallatura; i frutti smallati devono essere successivamente essiccati, dopo di che è possibile effettuare sia l'imbianchimento con anidride solforosa per migliorare l'aspetto esteriore, sia una disinfezione e disinfestazione contro alcuni parassiti particolarmente dannosi durante la conservazione. Alla specie Amygdalus communis appartengono tre tipi di mandorla: sativa, con seme dolce e guscio duro che comprende la maggior parte delle specie coltivate; fragilis, con seme dolce e guscio fragile; amara, con seme amaro per la presenza di amigdalina.
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LA STORIA Il mandorlo selvatico cresce nel Mediterraneo orientale e nel Levante; i mandorli sono stati coltivati inizialmente proprio in questa regione. Venne introdotto in Sicilia dai Fenici dalla Grecia (i romani lo chiamavano "noce greca"), dopodiché si diffuse in Francia, Spagna ed in quasi tutti i paesi del Mediterraneo. Il frutto del mandorlo selvatico contiene glucoside amigdalina, che si trasforma nel mortale acido cianidrico in seguito a danni al seme. Dopo la coltivazione e l'addomesticamento, le mandorle divennero commestibili: senza dubbio venivano arrostite per eliminarne la tossicità. Le mandorle domestiche, invece, non sono tossiche. Jared Diamond ritiene che una mutazione genetica ha determinato la scomparsa del glucoside amigdalina; questi esemplari mutanti sono stati coltivati da antichi agricoltori. Secondo alcuni studiosi, le mandorle furono uno dei primi alberi da frutto ad essere coltivati grazie all'abilità dei frutticoltori a selezionare i frutti. Così a dispetto del fatto che questa pianta non si presta alla propagazione tramite pollone o tramite talea, esso doveva essere stato addomesticato perfino prima dell'invenzione dell'innesto. I mandorli domestici appaiono nella prima parte dell'età del bronzo (3000-2000 a.C.). Un esempio archeologico di mandorlo sono i frutti trovati nella tomba di Tutankamon in Egitto (circa 1325 a.C.), probabilmente importati dal levante.
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PROPRIETA' Le Mandorle hanno innumerevoli proprietà benefiche per la salute ed il benessere del corpo. Le mandorle costituiscono un vero concentrato energetico e calorico: contengono una significativa percentuale di proteine, preziose vitamine del gruppo E, B1 e B2, magnesio, ferro e calcio, perciò utilissime nella calcificazione delle ossa (consigliate quindi alle donne in gravidanza o in menopausa). Hanno, inoltre, proprietà antisettiche e remineralizzanti, emollienti e lassative oltre che ricostituenti e sono il tipo di frutta secca con il più elevato contenuto di fibre (12%). Il particolare ed originale equilibrio di minerali, vitamine, proteine e grassi, ne fanno soprattutto un rinforzante del sistema nervoso, costituendo un sano e saporito antidepressivo naturale.
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Le mandorle contengono molti grassi "buoni"; infatti, circa l'80% delle calorie di questo alimento provengono da questo nutriente e poichè la maggior parte di questi grassi sono monoinsaturi, le rende benefiche per l'apparato cardiocircolatorio. Studi recenti hanno dimostrato come un consumo abituale di questo alimento abbassa i livelli ematici di colesterolo e trigliceridi: ovviamente bisogna tenere in considerazione che chi è sovrappeso non potrà abusarne. Inoltre, l'olio di mandorle è altamente diffuso nella cosmesi come emolliente per pelli secche e sensibili, per il trattamento delle occhiaie e delle borse sotto gli occhi, come olio da massaggio per alleviare lo stress o migliorare l'inestetismo delle smagliature. |
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CURIOSITA'
La mandorla e il mandorlo ricorrono frequentemente in numerose religioni, soprattutto nella mistica. Il nome Ebreo "agitato", "scosso", significa laborioso o vigilante, dato che il mandorlo è uno dei primi alberi a fiorire in Israele, di solito all'inizio di febbraio in coincidenza con il Tu BiShvat, una festività ebraica anche chiamata Capodanno degli alberi. Fin dall'antichità, il mandorlo è stato un simbolo di promessa per la sua precoce fioritura, che simboleggia l'improvvisa e rapida redenzione di Dio per il Suo popolo dopo un periodo in cui sembrava lo avesse abbandonato.
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La Bibbia lo cita ben 10 volte, con l'appellativo di shaqed, il vigilante, che rimanda a Dio ma anche alla primavera dell'uomo, alla rinascita. Un mandorlo è anche l'albero sotto cui il Buddha ha raggiunto l'illuminazione, mentre molti miti cosmogonici sempre di matrice orientale vogliono il mondo scaturito da un guscio a forma di mandorla. Renè Guenon riferisce che presso un mandorlo sarebbe situato l'accesso della mitica Agarthi, la città sotterranea governata dal Re del Mondo. MANDORLA PURA AL 100% La Mandorla Pura 100% Fugar si ottiene dalla selezione delle migliori varietà di mandorle che presentano caratteristiche di grande pregio ed assoluta qualità. Le mandorle giungono al nostro stabilimento di produzione pelate di fresco e vengono sottoposte a minuziosi controlli in accettazione. In tale fase si verifica la conformità del prodotto alle specifiche tecniche richieste; in particolare si analizza l'umidità del prodotto, la sua freschezza, la presenza praticamente nulla di rottame, le caratteristiche organolettiche.
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