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Il cacao (Theobroma cacao) è il frutto di una pianta originaria dell'America tropicale, contenuto in una bacca che può raggiungere i 30 cm di lunghezza e la cui superficie può essere liscia o verrucosa e indurisce man mano che il frutto matura; durante la maturazione cambia anche di colore diventando gialla, rossa, vermiglia e verde in base alla specie. Il frutto va raccolto con l'aiuto di un coltello ed al suo interno racchiude una polpa mucillaginosa, di colore rosa, che contiene 30-40 semi di colore porpora chiaro o rosa costituiti da una mandorla, un tegumento e un germe. La parte commestibile è la sola mandorla che prima di poter essere consumata deve subire vari trattamenti, in quanto molto amara. Questo procedimento richiede molte fasi: la fermentazione, l'essicazione, la torrefazione, la macinazione. Il cacao viene raccolto due volte all'anno; la pianta si sviluppa in circa 10 anni e può produrre per un massimo di 30 anni. Le bacche una volta maturate (ci vogliono dai 4 ai 6 mesi) vengono recise ogni 15 giorni, esattamente quando cambiano di colore. Una volta raccolti i semi vengono posti in contenitori di vimini dove vengono lasciati per alcuni giorni a fermentare e dove diventano morbidi. Al loro interno, grazie agli enzimi, si formano delle sostanze, che con il processo di torrefazione, daranno il caratteristico profumo di cacao. A questo punto i semi vengono polverizzati e frantumati, ottenendo in questo modo la pasta di cacao dalla quale, con ulteriori processi di lavorazione, si ottengono la polvere e il burro di cacao. Il cacao in polvere alla fine del processo può contenere una percentuale di grassi che varia dal 10 al 20%.
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LA STORIA Il cacao affonda le sue radici in Messico, dove i semi di cacao hanno una grande importanza a livello sociale, economico, religioso e naturalmente gastronomico. Ebbe il suo grande momento d'oro presso la popolazione Maya da: alcuni scritti ritrovati, si evince che questo popolo, soleva utilizzare il cacao non solo come alimento energetico ma anche come offerta votiva durante i riti funebri, come tributo e come moneta di scambio (con 100 fave si comprava uno schiavo). In Europa, il merito di aver importato il cacao, va attribuito a Herman Cortèz al quale, sbarcando in Messico per conquistare la Nuova Terra, venne offerto dall'imperatore Montezuma, il "cibo degli dei": una bevanda il cui ingrediente principale era il cacao con l'aggiunta di farina di mais e peperoncino.
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Nel 1737, il botanico Linnè, classificò il cacao nel genere theobroma, termine che significa "numtrimento" divino". Intorno al 1800 il cacao raggiunse anche l'Africa che oggi ne è la principale produttrice (Costa d'Avorio, Camerun e Nigeria) insieme al Sud America (Ecuador e Brasile). La prima tavoletta di cioccolato risale al 1847 in Inghilterra, quando venne lanciata sul mercato dal marchio Fry and Sons, che ha la paternità di questa prelibatezza ottenuta mischiando burro di cacao, zucchero e liquore di cioccolato. Negli Stati Uniti la diffusione del cacao e del cioccolato si deve a un certo Hershey, che aprì una fabbrica in Pennsylvania del 1888.
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LE PROPRIETA' Il cacao aromatizza un gran numero di alimenti, primi fra tutti i dolci: torte, crostate, biscotti, gelati, mousse e caramelle; serve inoltre per insaporire il latte e vi si producono degli ottimi digestivi e liquori. In alcuni paesi, come ad esempio Messico e Spagna, il cacao viene usato anche per la preparazione di piatti salati: è largamente utilizzato per aromatizzare salse che accompagnano pollo, anatra, tacchino e coniglio, ma anche i frutti di mare. Il cacao ha un elevato contenuto di amido e per questo motivo non è facile da stemperare: va infatti, mescolato prima con un liquido freddo (caldo formerebbe dei grumi) o con dello zucchero in modo che separi le particelle di amido oppure può essere incorporato ai vari composti setacciandolo. Il cacao contiene una sostanza chiamata teobromin, simile alla caffeina, che è abbastanza grassa: per questo motivo, il cacao, fornisce un grande apporto calorico.
CURIOSITA Una leggenda Azteca svela le origini della pianta del cacao: si narra che un giovane, partendo per la guerra, avesse lasciato un tesoro alla sua giovane sposa, affinché lo custodisse fino al giorno del suo ritorno. All'arrivo dei nemici, la giovane sposa, pur se minacciata, non cedette e non rivelò dove fosse custodito il tesoro, e così venne uccisa. Dal sangue della giovane, nacque una bellissima pianta i cui frutti contenevano dei semi: forti come lei, amari come la sua sofferenza e rossi come il suo sangue: era la pianta di cacao. |
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GRAN CACAO FUGAR 22/24 SCURO
Il Gran Cacao Fugar 22/24 è il risultato finale e perfetto di un lungo percorso che parte da un'attenta analisi e selezione dei fornitori. E' costituito da una miscelazione di 5 tipologie di cacao pregiato 22/24 provenienti dalle piantagioni della Costa D'Avorio. E' caratterizzato dal sapore forte, marcato e persistente nel quale vengono utilizzate solo le polveri nobili di cacao contenenti il 22/24 di burro. La severa politica di approvvigionamento e accettazione, il controllo costante dei tempi di miscelazione, umidità e le analisi sensoriali/organolettiche effettuate su ogni lotto di produzione garantiscono ed assicurano l'alta qualità del Gran Cacao Fugar22/24. E' disponibile in sacchetti da kg. 2,5 - cartone da 6 sacchetti Ad ogni documento di vendita viene allegata la relativa scheda tecnica / Allergeni dalla quale si rileva "l'assenza di latte o derivati" e "l'assenza di glutine".
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PREMIAZIONE Nel 1994 il Gran Cacao Fugar 22/24 vince il Campionato Italiano di Gelateria a Venezia con il Gelato al Cioccolato. Nel 1997 il Gran Cacao Fugar 22/24 riceve il Diploma di merito con Medaglia d'Oro riconosciuto dalla prestigiosa Accademia Maestri Pasticceri Italiana, in quanto utilizzato, assieme alla Pasta Nocciola Tonda Gentile e al Pistacchio Smeraldo Fugar, dalla squadra Italiana di pasticceria vincitrice della Coppa del Mondo di Pasticceria a Lione - Francia
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