All'inizio degli anni ‘90, Fugar presentò il pistacchio “Smeraldo”, la prima pasta pura col 100% originata dal frutto oleoso.
Artigiani e consumatori furono sorpresi: i palati, a quei tempi, erano tarati su gelati e composizioni di pasticceria generati da semilavorati che, sebbene si chiamassero “pasta pistacchio”, includevano un elenco di frutti secchi (armelline, anacardi, arachidi e mandorle) che, col gusto citato, non avevano nulla a che vedere.
A poco a poco, l'evoluzione del gusto e l'avvio di una ricerca qualitativa hanno portato al consumo di ingredienti composti al pistacchio di livello superiore: paste realizzate Gol 100% del frutto e spesso prive di coloranti. «In questi trent'anni, il marchio Fugar è divenuto simbolo delle lavorazioni al pistacchio - spiega Davide Gola, responsabile commerciale Italia.
Per questo intendiamo offrire l'intera gamma prodotta dai primi tempi a oggi, allestendo una vetrina gelato con 16 differenti referenze al pistacchio che includono variazioni di derivazione geografica, biologica, di consistenza e di texture».
A Sigep la vetrina “tuttopistacchio” Fugar mostrerà anche una composizione tipo mousse, una versione per intolleranti, un'altra arricchita di note saline naturali e, infine, una rielaborazione con una granulometria tipo pesto.

Articolo pubblicato su Il pasticcere e Gelatiere Gennaio-Febbraio 2022

 

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