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La cassata siciliana (dall'arabo qas'at, "bacinella" o dal latino caseum, "formaggio") è una torta tradizionale siciliana a base di ricotta zuccherata (tradizionalmente di pecora), pan di Spagna, pasta reale e frutta candita. E' una produzione tipica siciliana, come è stata ufficialmente riconosciuta e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf), su proposta della Regione Siciliana. Nonostante l'apparente semplicità della ricetta, esistono innumerevoli varianti locali. Specialmente l'aspetto esteriore può variare da una scarna decorazione di glassa e un po' di scorza d'arancia candita fino a un'opulenta costruzione baroccheggiante con perline colorate e una mezza dozzina di frutti canditi diversi.
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Sempre secondo le varianti locali, ci possono essere ingredienti aggiuntivi, come pistacchio, pinoli, cioccolato, cannella, maraschino o acqua di zagara.
LA STORIA Secondo la leggenda la Cassata venne creata per la prima volta da un contadino arabo, che la preparò con formaggio fresco e canna da zucchero e la chiamò Quas’at proprio per il nome della casseruola dove l'aveva lavorata. La tradizione vuole, però, che la cassata siciliana sia stata inventata, attorno al 998, al culmine della dominazione musulmana, dai cuochi di corte dell'Emiro che risiedeva alla Kalsa di Palermo.
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Gli Arabi portarono in Sicilia gli agrumi e la canna da zucchero, gli ingredienti base per la cassata, preparata con la pasta frolla e cotta in forno. Furono i Normanni a modificarne la preparazione: essi sostituirono la pasta frolla con la pasta reale verde, che ancora oggi guarnisce la cassata tradizionale. Nel Medioevo le monache ne divennero le specialiste: la cassata era diventata il dolce pasquale per eccellenza. Anche gli Spagnoli lasciarono il segno del proprio passaggio introducendo nella cassata il Pan di Spagna e le gocce di cioccolato. Per finire, arrivò il Barocco e la cassata iniziò ad essere decorata con la frutta candita che le attribuisce quella nota di colore e di sapore molto particolare.
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CURIOSITA'
Inizialmente la cassata era un prodotto della grande tradizione dolciaria delle monache siciliane ed era riservata al periodo pasquale. Un documento ufficiale del primo sinodo dei vescovi siciliani a Mazara del Vallo nel 1575 afferma che la cassata è "irrinunciabile durante durante le festività ". Una variante molto famosa è quella delle cassatelle di Sant'Agata, dei piccoli dolci glassati su cui viene posta una ciliegia; questi dolcetti ricordano molto la forma di una mammella, legandosi simbolicamente alla santa martire cui furono strappate via le mammelle durante il suo martirio. La Cassata siciliana dei giorni nostri fu creata da un pasticciere, il Cavaliere Salvatore Gulì, la cui pasticceria era ubicata in Corso Vittorio Emanuele, nei pressi di Palazzo Belmonte. Questa pasticceria era famosa per la creazione della zuccata (che un tempo veniva preparata dalle suore della Badia del Cancelliere di Palermo), che il pasticciere utilizzò per decorare la Cassata siciliana. La torta, così decorata, fu esposta per la prima volta a Vienna nel 1873.
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CASSATA FUGAR Fugar elabora una miscela perfetta, dove la dolcezza e la delicatezza della ricotta fresca di pecora abbraccia una cascata di tenera frutta candita. I cedri e le arance Sicilia sono avvolti da essenze naturali, l'estratto di bacche di vaniglia del Madagascar armonizza l'intero prodotto. La Cassata dei campioni e la Cassata alla ricotta, simbolo di raffinatezza della tradizione Fugar, sono ingredienti composti per un pubblico esigente. Per la realizzazione di questi ingredienti composti vengono impiegate materie prime dichiarate prive di OGM, in conformità ai Reg. CE 1829/2003 e 1830/2003. La Cassata dei Campioni è disponibile in latte da 5,5 Kg; la Cassata alla Ricotta è disponibile in secchielli da 3 Kg. Si consiglia l'utilizzo di 150/200 g di prodotto per litro di base bianca.
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